Un seminario residenziale di tre giorni
per tutte le ragazze fra i 15 e i 17 anni (dopo la scuola media):
una proposta formativa sulle tematiche dell’amore e della sessualità.
Viene proposto una volta all’anno, durante le vacanze autunnali.
LOCANDINA
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Un seminario residenziale di tre giorni per ragazze fra i 15 e i 17 anni (dopo la scuola media): una proposta formativa sulle tematiche dell’amore e della sessualità.
Un percorso alla (ri)scoperta di ciò che da sempre ci rende preziose, creative, belle, desiderabili, insostituibili, materne, solidali, dolci, tenaci e … capaci d’amare.
> Obiettivi:
il ruolo delle formatrici sarà quello di facilitare il confronto e il dialogo per favorire scoperte originali e personali sulle tematiche legate allo sviluppo e alla maturità psicoaffettiva; inoltre le ragazze potranno acquisire conoscenze puntuali e utili per poter effettuare scelte importanti.
-> Temi:
maschile e femminile, il ciclo, la fertilità;
sessualità e affettività, un percorso possibile?
innamoramento, amore, amare;
la femminilità;
bellezza interiore e … esteriore;
buona cucina e buona tavola.
-> Modalità:
il seminario residenziale vuole favorire le dinamiche di gruppo e permettere alle ragazze di sperimentarsi nei diversi ambiti: dalla cucina alla zona bricolage, dai momenti in cerchio al film, dal movimento alla riflessione personale.
-> Orario:
le attività, diversificate, si susseguiranno per tutta la giornata, fino a tarda sera.
-> Date:
21 e 22 maggio 2020, dalle 9.30 del sabato alle 16.00 della domenica.
-> Luogo:
Faido
-> Informazioni e iscrizioni:
Vedi pagina “Iscrizione a Filodeva”
-> Costo:
Fr. 160.- vitto, alloggio, materiale didattico e ricreativo compreso.
Difficoltà finanziarie non devono costituire un ostacolo e possono essere discusse con una delle responsabili.
Soci PASSI sconto di 30 CHF.
-> Formatori e responsabili:
Fabia Ferrari, counsellor professionale, animatrice educazione alla sessualità e all’affettività, insegnante dei Metodi Naturali
Michela Tagliabue, pedagogista, in formazione come consulente per progetti in Educazione alla Sessualità e Affettività nella scuola.
Ramona Consonni, cuoca per passione e animatrice di gruppi giovanili e famigliari.
Marta Paoletti
e con
Eleonora Folegnani, danza-musicoterapista
Armida Macullo, estetista-truccatrice
DESCRIZIONE
FILODEVA è un seminario per ragazze grandi, che arriva a richiesta, dopo cinque anni di corsi “il corpo racconta” (per le ragazzine undicenni accompagnate dalla mamma). In effetti c’é il desiderio, dopo qualche anno, di riprendere il discorso (senza la presenza della mamma stavolta !) e di approfondirlo parlando anche di amore e di sesso.Abbiamo pensato ad un seminario residenziale di quasi tre giorni (a fine vacanze autunnali, così non interferisce troppo con lo studio), in modo da creare quel feeling necessario. Scopriremo il nostro lato femminile, il valore della maternità, il significato della sessualità,il senso estetico e etico e la cura della relazione. Noi donne siamo già specialiste in queste cose, ma si diventa donne vere in modo del tutto naturale e spontaneo?Faremo lavori di gruppo, lavori creativi, giocheremo , cucineremo e mangeremo insieme, ma anche danzeremo (guidati da una danza-terapista) e avremo un momento bellezza, con due professioniste che ci aiuteranno a crearci un look personale e azzeccato. Chi lo desidera potrà addirittura approfittare di un taglio di capelli (compreso nel prezzo del seminario).Filodeva si rivolge alle ragazze dai 16 ai 18 anni.
Il fil-rouge del week-end è, naturalmente, il filo.
PERCHÈ FILODEVA?
IL FILO
Filo del telefono – filo di perle – filo da ricamo – filo d’oro – filo da rammendo – filo di lana – filo di speranza – filo d’erba – filo della storia – filo del bucato – filo elettrico – filo della vita – fil rouge – filo del discorso – filo dell’aquilone …filo d’Eva!
Il filo che dalla notte dei tempi collega ininterrottamente una generazione di donne all’altra; il filo che unisce, che si intreccia ad altri fili per fare un filo forte, una corda a cui aggrapparsi, il filo che si annoda, si spezza, si riannoda, il filo che decora, ricama, aggiusta, il filo del discorso, il filo che permette agli aquiloni di volare, il filo che ricuce ferite, il filo della vita, il filo unico e irripetibile che dal momento del concepimento fino all’ultimo giorno collega ogni fase del nostro sviluppo,…………………………noi, insomma! Il filo è presente in tutte le culture, riveste un significato altamente simbolico ed è profondamente radicato nel mondo femminile: vi ricordate il filo d’Arianna, Penelope che resta fedele a Ulisse e “tiene in tempo” i suoi abominevoli pretendenti con l’astuzia della tela, che tesse di giorno e disfa di notte?
Il filo che é qualcosa di estremamente utile (probabilmente dopo aver scoperto la selce, ed imparato a tagliare, si è subito reso necessario inventare un modo per cucire, non solo per aggiustare, ma anche per cucire insieme i pezzi tagliati, in modo da rendere possibile la confezione di indumenti o sacchi ), ma che è anche qualcosa di assolutamente decorativo, che serve ad abbellire, una proprietà squisitamente umana! Ci siamo lasciate affascinare dall’archetipo di Eva, madre di tutti i viventi, e dunque dal valore della maternità. Ci si può chiedere se non sia un po’ presto pensare alla maternità a 16 o 18 anni….Ma pensiamo che la maternità sia strettamente collegata alla femminilità. Dare la vita, nel senso di portare alla luce, di prendersi cura della vita, mettendosi al suo servizio. Il modo in cui le persone si comportano sul lavoro, in cui trattano le persone, può avere qualcosa di materno ed essere al servizio della vita: ogni qualvolta le persone sono aperte a qualcosa di nuovo che vuole emergere, sono materne. Ogni qualvolta affrontano una cosa nuova con rispetto e attenzione e la lasciano crescere in pace, sono materne. Essere materna, anche senza un figlio, è parte dell’essere donna, ed è espressione (in molti modi) della sua vitalità. Ad un figlio, ha il compito di istillare la fiducia originaria “è bello che tu ci sia”, è bello vivere in questo modo! Così il mondo diventa un luogo in cui siamo custoditi, benvenuti, in cui abbiamo la possibilità di essere, di crescere in umanità.Nel suo compito di madre, ogni donna deve sviluppare molta flessibilità e contemporaneamente accettare i propri limiti:questa è la grandezza della donna. Le dee-madri dell’antichità erano sempre divinità della crescita e della maturazione, dee della terra: accoglie, nutre, fa crescere,rispetta i tempi e alla fine lascia andare, permettendo che la vita si trasformi.